PROVERBI EMILIA ROMAGNA
Lista proverbi mandati dagli utenti di Dialettando.com
Nadèl al sòl, Pàscua aj stis (Parma).
Natale al sole, Pasqua al tizzone. Se non fa freddo a Natale, lo farà a Pasqua. Allora si starà vicino al focolare.
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Nadèl a cà di tò, carnvèl a cà di màt, Pàscua indò 't t'imbàt (Parma).
Natale a casa con la tua famiglia, carnevale a casa dei pazzi, Pasqua dovunque ti trovi. Tutte queste feste presentano esigenze e caratteristiche diverse.
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Al sartor mat al tàca li pési fora dal buz (Parma).
Il sarto matto attacca le pezze lontano dal buco. Questo detto è piuttosto scherzoso naturalmente. Nota curiosa: era sarto il padre di un illustre parmigiano, Arturo Toscanini.
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Cambia molinèr, cambia lèdor.
cambia mugnaio, cambia ladro. Si pensavache i mugnaio tenessero per loro la farina migliore.
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Lavorère cmé 'n nigòr (Parma)
Lavorare come un negro. Il modo di dire è riferito a qualcuno che lavora tantissimo.
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Al crèsa cmé la néva al sol (Parma).
Cresce come la neve al sole. Si dice di chi non vuole diventar grande.
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A pasèr j àni, pàsa al morbén (Parma) .
Quando passano gli anni, passa la mattana. Si diventa più saggi.
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A gh'è dè 'na sigòla (Parma)
Gli è venuta una cipolla. E' svenuto.
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Còrp sàn al pisa cmé 'n càn (Parma).
Un corpo sano piscia come un cane. Dunque tantissimo.
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L'è méj sudèr che tòsor (Parma).
E' meglio sudare che tossire. La tosse può essere segno di una malattia grave.
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